La penombra – prima parte
Ritornando all'ultimo incontro con quel semi-sconosciuto, un bel giorno mi accorsi di avere una ghiandola ingrossata all'inguine e feci tutti gli esami per scongiurare la presenza il virus dell'hiv. Andai in una Chiesa a pregare Gesù, io che non pregavo mai e Gli promisi che se mi avesse fatto avere l'esito negativo, avrei iniziato a fare volontariato. Mi misi a sedere nel parco dietro ad una Chiesa e lessi il verdetto: negativo. Grazie a Dio non mi sentivo più come se stessi per cadere in uno squallido e triste imbuto di morte, dove la mia vita schifosa e grigia, come la percepii poco prima del verdetto, stava portandosi a termine. Dall'aver mantenuto quella promessa a Gesù, ho incontrato in un centro di ascolto, dove iniziai a fare qualcosa nell'ambito del volontariato, una consacrata laica con la quale ho potuto fare un cammino di preparazione alla prima Comunione; avevo 24 anni quando ricevetti la mia prima Eucaristia consapevole (dato che da piccola la ricevetti una volta senza consapevolezza, ma nella mia ignoranza, solo per curiosità) e fu molto commovente per me; mi sentivo come di far parte finalmente di un grande gruppo: la Chiesa. Dopo pochi mesi ricevetti il Sacramento della Confermazione, la Cresima. In quel tempo conobbi anche una signora che, su ispirazione della Madonna a Medjugorje, dette vita ad un gruppo nel mio paese dove da un Diacono ogni volta ascoltavo assetata ed affamata cosa Dio voleva insegnarci con la Sua Parola. Conobbi l'esistenza del Movimento del Rinnovamento dello Spirito che mi ha tanto aiutato e sostenuto soprattutto nei primi anni dell'inizio della mia conversione. Solo dopo diversi anni, dopo che Gesù mi aveva lavato tutti i peccati nel Sacramento della Riconciliazione, ho detto a mia madre degli aborti che avevo commesso ed ammettendo questo, ho percepito di essermi levata un'altra gran parte di quel peso dal cuore... continua
Ritornando all'ultimo incontro con quel semi-sconosciuto, un bel giorno mi accorsi di avere una ghiandola ingrossata all'inguine e feci tutti gli esami per scongiurare la presenza il virus dell'hiv. Andai in una Chiesa a pregare Gesù, io che non pregavo mai e Gli promisi che se mi avesse fatto avere l'esito negativo, avrei iniziato a fare volontariato. Mi misi a sedere nel parco dietro ad una Chiesa e lessi il verdetto: negativo. Grazie a Dio non mi sentivo più come se stessi per cadere in uno squallido e triste imbuto di morte, dove la mia vita schifosa e grigia, come la percepii poco prima del verdetto, stava portandosi a termine. Dall'aver mantenuto quella promessa a Gesù, ho incontrato in un centro di ascolto, dove iniziai a fare qualcosa nell'ambito del volontariato, una consacrata laica con la quale ho potuto fare un cammino di preparazione alla prima Comunione; avevo 24 anni quando ricevetti la mia prima Eucaristia consapevole (dato che da piccola la ricevetti una volta senza consapevolezza, ma nella mia ignoranza, solo per curiosità) e fu molto commovente per me; mi sentivo come di far parte finalmente di un grande gruppo: la Chiesa. Dopo pochi mesi ricevetti il Sacramento della Confermazione, la Cresima. In quel tempo conobbi anche una signora che, su ispirazione della Madonna a Medjugorje, dette vita ad un gruppo nel mio paese dove da un Diacono ogni volta ascoltavo assetata ed affamata cosa Dio voleva insegnarci con la Sua Parola. Conobbi l'esistenza del Movimento del Rinnovamento dello Spirito che mi ha tanto aiutato e sostenuto soprattutto nei primi anni dell'inizio della mia conversione. Solo dopo diversi anni, dopo che Gesù mi aveva lavato tutti i peccati nel Sacramento della Riconciliazione, ho detto a mia madre degli aborti che avevo commesso ed ammettendo questo, ho percepito di essermi levata un'altra gran parte di quel peso dal cuore... continua
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