Il buio – terza parte
Mi sono ritrovata a guardare la tv nascosta nel corridoio vicino alla cucina dove lui stava a tavola a mangiare tornando tardi dal lavoro, perchè richiedevo tranquillità; quando c'ero anche io a tavola, mi torturava urlandomi di mangiare piano perchè per nervosismo ho sempre mangiato veloce e subito con la sua aggressione il cibo mi si fermava sullo stomaco; fra l'altro ho sempre avuto un carattere molto sensibile, anche se col tempo il mio cuore è diventato quasi una pietra; ho sempre avuto male al colon perchè percepivo molto quel che mi accadeva intorno e solo grazie ad una breve psicoterapia verso i 30 anni quel dolore mi è sparito ed ho pure capito che era un problema psicosomatico, fra gli altri che ho tutt'ora. Varie volte (dato che era un militare) ci minacciava di ucciderci con la pistola, forse perchè litigava con mia madre, la quale penso abbia avuto tante colpe, e nonostante lei cercasse di tranquillizzarci con frasi tipo "can che abbaia non morde", non c'era modo di far sparire il terrore che avevo, dato che la pistola esisteva davvero, nel suo armadio, grigia e fredda, angosciante come la mia vita e che ho sempre avuto paura anche solo di toccare o anche solo che fosse puntata nella mia direzione pur in mano mia. Verso i 14 anni ho avuto una forte tentazione al suicidio, dato che non uscivo mai e non sapevo il perchè vivessi; mi volevo impiccare nel bagno, ma mi ha salvato solo il pensiero che mia madre avrebbe pianto per questo... ricordo che scrissi sul muro della mia camera con una matita nera: I want dead (più o meno "voglio morire"); lo scrissi in inglese così che i miei non capissero cosa significasse. Ho frequentato due scuole superiori diverse, ma fra tutte e due, pur non superando la seconda classe, ho passato cinque anni; due volte mi sono ritirata e due volte sono stata bocciata. In quegli anni ho cominciato ad uscire con i compagni di scuola ed a frequentare ragazzi iniziando ad uscire un pò dalla mia super timidezza dovuta al terrore verso la vita inculcatomi da mio padre. Ho pure fatto un bel periodo dove bevevo perchè in quel modo riuscivo a ridere e ad essere libera nell'esprimermi... per diversi anni... a 19 anni ho avuto il mio primo rapporto sessuale fatto solo per curiosità: per me è stato devastante... dopo mio padre che mi ha rovinato la vita su tutti i fronti, dato che la mia depressione si è riversata in tutti gli ambiti della mia persona (affettivo, relazionale, lavorativo, ecc.), la cosa più agghiacciante sono stati i peccati prematrimoniali che mi hanno causato solo tanto male; ho avuto un paio di ragazzi con i quali sono stata tre e due anni; non c'era amore da parte loro, non c'era affetto, delicatezza ed io invece non cercavo che un filo d'amore (mai trovato in nessuno); ora mi rendo conto che Dio mi faceva percepire fin da allora lo squallore del peccato della lussuria, benchè non capissi da dove derivasse il mio disagio; tutt'ora non riesco a spiegarmi come la gente non percepisca quell'amarissimo veleno ed addirittura non provavo praticamente mai il piacere; questa la ritengo sempre più con convinzione una grande Grazia. Non riuscivo però a negarmi, a lasciarli dato che non li amavo, dunque non riuscivo ad essere me stessa e mi sentivo solo sfruttata; non capisco come non si accorgessero che a me non interessava il sesso, che era una forzatura molto spesso enorme... mi sentivo umiliata perchè loro stavano bene ed io no e volevo recuperare rispetto a loro il piacere che non avevo, come una sorta di sfida angosciante, ma questo non è mai avvenuto. Oltre a ciò metto sullo stesso piano la grande croce dell'aborto che ho praticato due volte in meno di tre anni (oltre alla uccisione di chi sa quante altre creaturine a causa della pillola la quale è di fatto abortiva). Ricordo particolarmente che, giorni dopo il secondo intervento, ebbi un flash nella mente dove vidi i miei bambini come risucchiati da una voragine, un imbuto scuro che sprofondava giù nel male, nell'oscurità infinità, dove le due creaturine, una in basso ed una un pò più in alto, mi tendevano le braccia e mi urlavano con il viso disperato: "Mamma! Mamma!". Dato che riscontravo di essere una ragazza molto attraente, ho avuto la tentazione di dedicarmi al mondo della pornografia, grazie a Dio assolutamente mai intrapresa in nessun modo. In seguito, per mostrare a me stessa che ero normale, ebbi il rapporto con un ragazzo conosciuto da poco; fu un totale fallimento ed addirittura squallidamente quell'elemento mi definì umiliandomi "frigida"... continua
Mi sono ritrovata a guardare la tv nascosta nel corridoio vicino alla cucina dove lui stava a tavola a mangiare tornando tardi dal lavoro, perchè richiedevo tranquillità; quando c'ero anche io a tavola, mi torturava urlandomi di mangiare piano perchè per nervosismo ho sempre mangiato veloce e subito con la sua aggressione il cibo mi si fermava sullo stomaco; fra l'altro ho sempre avuto un carattere molto sensibile, anche se col tempo il mio cuore è diventato quasi una pietra; ho sempre avuto male al colon perchè percepivo molto quel che mi accadeva intorno e solo grazie ad una breve psicoterapia verso i 30 anni quel dolore mi è sparito ed ho pure capito che era un problema psicosomatico, fra gli altri che ho tutt'ora. Varie volte (dato che era un militare) ci minacciava di ucciderci con la pistola, forse perchè litigava con mia madre, la quale penso abbia avuto tante colpe, e nonostante lei cercasse di tranquillizzarci con frasi tipo "can che abbaia non morde", non c'era modo di far sparire il terrore che avevo, dato che la pistola esisteva davvero, nel suo armadio, grigia e fredda, angosciante come la mia vita e che ho sempre avuto paura anche solo di toccare o anche solo che fosse puntata nella mia direzione pur in mano mia. Verso i 14 anni ho avuto una forte tentazione al suicidio, dato che non uscivo mai e non sapevo il perchè vivessi; mi volevo impiccare nel bagno, ma mi ha salvato solo il pensiero che mia madre avrebbe pianto per questo... ricordo che scrissi sul muro della mia camera con una matita nera: I want dead (più o meno "voglio morire"); lo scrissi in inglese così che i miei non capissero cosa significasse. Ho frequentato due scuole superiori diverse, ma fra tutte e due, pur non superando la seconda classe, ho passato cinque anni; due volte mi sono ritirata e due volte sono stata bocciata. In quegli anni ho cominciato ad uscire con i compagni di scuola ed a frequentare ragazzi iniziando ad uscire un pò dalla mia super timidezza dovuta al terrore verso la vita inculcatomi da mio padre. Ho pure fatto un bel periodo dove bevevo perchè in quel modo riuscivo a ridere e ad essere libera nell'esprimermi... per diversi anni... a 19 anni ho avuto il mio primo rapporto sessuale fatto solo per curiosità: per me è stato devastante... dopo mio padre che mi ha rovinato la vita su tutti i fronti, dato che la mia depressione si è riversata in tutti gli ambiti della mia persona (affettivo, relazionale, lavorativo, ecc.), la cosa più agghiacciante sono stati i peccati prematrimoniali che mi hanno causato solo tanto male; ho avuto un paio di ragazzi con i quali sono stata tre e due anni; non c'era amore da parte loro, non c'era affetto, delicatezza ed io invece non cercavo che un filo d'amore (mai trovato in nessuno); ora mi rendo conto che Dio mi faceva percepire fin da allora lo squallore del peccato della lussuria, benchè non capissi da dove derivasse il mio disagio; tutt'ora non riesco a spiegarmi come la gente non percepisca quell'amarissimo veleno ed addirittura non provavo praticamente mai il piacere; questa la ritengo sempre più con convinzione una grande Grazia. Non riuscivo però a negarmi, a lasciarli dato che non li amavo, dunque non riuscivo ad essere me stessa e mi sentivo solo sfruttata; non capisco come non si accorgessero che a me non interessava il sesso, che era una forzatura molto spesso enorme... mi sentivo umiliata perchè loro stavano bene ed io no e volevo recuperare rispetto a loro il piacere che non avevo, come una sorta di sfida angosciante, ma questo non è mai avvenuto. Oltre a ciò metto sullo stesso piano la grande croce dell'aborto che ho praticato due volte in meno di tre anni (oltre alla uccisione di chi sa quante altre creaturine a causa della pillola la quale è di fatto abortiva). Ricordo particolarmente che, giorni dopo il secondo intervento, ebbi un flash nella mente dove vidi i miei bambini come risucchiati da una voragine, un imbuto scuro che sprofondava giù nel male, nell'oscurità infinità, dove le due creaturine, una in basso ed una un pò più in alto, mi tendevano le braccia e mi urlavano con il viso disperato: "Mamma! Mamma!". Dato che riscontravo di essere una ragazza molto attraente, ho avuto la tentazione di dedicarmi al mondo della pornografia, grazie a Dio assolutamente mai intrapresa in nessun modo. In seguito, per mostrare a me stessa che ero normale, ebbi il rapporto con un ragazzo conosciuto da poco; fu un totale fallimento ed addirittura squallidamente quell'elemento mi definì umiliandomi "frigida"... continua
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